Restringi i risultati
Nessun risultato
TBF + Partner

Ritratto

Isabel Blatter

«Quando la montagna chiama»

Isabel Blatter ci porta in vetta con lei: da appassionata di escursioni in montagna e con gli sci, sa cosa bisogna mettere nello zaino. Nel profilo, ci racconta come è nata questa passione, cosa la motiva e cosa c’entrano il lavoro di squadra e i croissant alle noci.

Vocazione/educazione

MSc in Geografia

Funzione

Responsabile di progetto Gestione e sviluppo progetti,
Membro della direzione,
Responsabile sede di Berna

Ingresso in TBF

2015

«Mi stuzzica l'idea di continuare a sperimentare nuove strade.»

Isabel, cosa ti ha portata a fare regolarmente escursioni in montagna e sugli sci?

A pensarci bene, il mondo della montagna mi affascina da sempre. Da bambina e adolescente, ad esempio, ho frequentato dei corsi di arrampicata; e poi, come sarà capitato a moltissimi altri, con i miei genitori spesso «dovevo» andare a camminare. Questo interesse si è trasformato poi in escursioni in montagna e sci grazie alla mia passione per il mondo montano e l’ambiente che mi circonda: molte persone nella mia cerchia di amici e conoscenti condividono il mio amore per l’alta quota. Inoltre, mi entusiasma trovare sempre nuovi sentieri per raggiungere la vetta o attraversare una valle innevata. Mi lascio guidare dalla mia grande curiosità. Sia un’escursione sugli sci che a piedi richiedono però una grande dedizione: non bisogna mai mollare.

A questo proposito: cosa bisogna assolutamente sapere sulle escursioni in montagna e con gli sci? Hai parlato di non mollare mai: cosa intendi?

Ogni escursione richiede una certa preparazione. Non posso decidere di punto in bianco: «Adesso prendo e vado in montagna!» Naturalmente potrei farlo, ma ci vuole esperienza, forma fisica e mentale e una certa routine. Mi riferisco, ad esempio, alle esercitazioni per imparare ad affrontare le slavine, che frequento ogni stagione od eseguo con i miei compagni di escursione ricreando le situazioni di emergenza.

Non andrei mai a fare una gita in montagna da sola, sarebbe irresponsabile. Inoltre, per me queste escursioni sono la quintessenza del lavoro di squadra. In caso di emergenza, ad esempio se sto facendo scialpinismo con amici e si scatena una valanga, tutti devono agire in modo rapido e preciso. Devi conoscere le tue mosse e chi ti sta intorno, per non perdere tempo prezioso. In media, l’ossigeno sotto la neve dura fino a 15 minuti. Per questo motivo, come team simuliamo spesso questa emergenza, in modo da sapere automaticamente cosa fare, come e dove.

Mi ricollego a quanto hai detto per chiederti: quali sono le sfide per te?

Oltre alla già citata attenzione che dovrebbe accompagnare ogni escursione, indipendentemente dal livello di esperienza, a volte anche le dinamiche di un’escursione di gruppo possono essere davvero impegnative. In questo senso, una salita sul Tödi nel 2023 mi ha segnata in modo particolare. Si trattava di un’escursione in alta montagna di diversi giorni con il favonio che soffiava, dunque in condizioni difficili. Ero parte di un gruppo che aveva più esperienza di me. Dato che il tempo era mutevole, dovevamo continuamente fermarci e rivalutare la situazione. Ben presto iniziai a innervosirmi: non mi sentivo più a mio agio. Non aiutava il fatto che il gruppo valutasse sempre la situazione in modo diverso da me. Mentre io volevo tornare indietro, il gruppo ha deciso di continuare. Questo mi causò stress e iniziai a chiedermi perché mai mi stavo facendo questo. Ma questo confronto silenzioso con la mia insicurezza e i miei dubbi alla fine mi riportarono alla fiducia, sia in me che nel gruppo. Durante questa escursione ricca di sfide ho potuto imparare molto, sia su di me che sul mio hobby!

Che adrenalina! Cosa porti a casa con te dalle tue gite in quota?

Vuoi dire oltre all’adrenalina? (ride) In effetti, queste escursioni mi danno grande pace interiore e soddisfazione. Mi immergo in un altro mondo, lontano dalla confusione, dalle cose da fare e dai tanti pensieri. Mi affascinano il paesaggio, la maestosità delle montagne, la natura incontaminata e selvaggia. Mi sento pienamente nel momento, in viaggio con persone amiche con cui affronto un percorso e raggiungo dei traguardi. È una sensazione stimolante che posso portare con me anche nella vita di tutti i giorni. Non sono nemmeno particolarmente concentrata sulla vetta, quanto più sull’esperienza condivisa e sulle impressioni che mi pervadono, dall’inizio alla fine dell’escursione.

«Il croissant alle noci alla mattina non può mancare!»

C’è un tuo momento preferito che vorresti condividere?

Ho vissuto un’esperienza meravigliosa durante un’escursione estiva in alta quota sul Lagginhorn, una vetta di 4000 m nel Vallese. La prima parte della salita si è svolta prima dell’alba: sono salita nel buio con una torcia fino a una cresta a 3500 m di altezza, lungo un fianco innevato. E poi, quando ero quasi congelata, ho raggiunto la cresta, da dove ho ammirato il versante italiano delle Alpi, guardando nella direzione del sole che sorge. Tutte le cime che mi circondavano hanno iniziato a tingersi di rosso. Immergersi nel rosso incandescente dell’alba sapendo che ti aspettano 12 ore di arrampicata è semplicemente magico. Questo è solo uno dei tanti momenti emozionanti che ho già potuto vivere durante le mie escursioni.

Davvero incredibile! Un’ultima domanda: hai dei rituali che ti aiutano nella preparazione di un’escursione come questa?

Allora, il croissant alle noci la mattina è un must! Per il resto, per me è importante preparare lo zaino già la sera prima. Spesso la mattina bisogna uscire di casa presto, e fare lo zaino in quel momento pensando a tutto... potrebbe facilmente far dimenticare qualcosa. Non si parte mai per un’escursione ben riposati. Inoltre, ho sempre con me il mio sacco da bivacco per le emergenze, qualunque cosa io vada a fare in montagna. È un sacco isolante che ti riscalda in caso di emergenza. Poche ore di sonno e un po’ di calore a supporto sono i migliori compagni che si possano avere!

Luoghi delle immagini in ordine:

Immagine di copertina: Escursione scialpinistica Passo del Giulia, Cantone dei Grigioni, Svizzera
Immagine due: Engelhörner, Cantone di Berna, Svizzera
Immagine tre: Engelhörner, Cantone di Berna, Svizzera
Immagine quattro: Isabel nell'ufficio Beckenhof, Cantone di Zurigo, Svizzera

Sedi Svizzera

TBF + Partner AG
Schwanengasse 12
3011 Berna
TBF + Partner AG
Quai du Seujet 10
1201 Ginevra
TBF + Partner AG
Via Besso 42
6900 Lugano
TBF + Partner AG
Beckenhofstrasse 35
Postfach
8042 Zurigo

Sedi Germania

TBF + Partner AG
Alsterarkaden 9
20354 Amburgo
TBF + Partner AG
Mauerkircherstrasse 9
81679 Monaco
TBF + Partner AG
Schlossstrasse 70
70176 Stoccarda

Sede in Italia

TBF + Partner S.r.l.
Via Napo Torriani 29
20124 Milano